Descrizione
Greko – Menat
Greko è senz’altro il vino più intrigante di Menat, nato come una sfida d’interpretazione del Greco, vitigno autoctono dalla maturazione fenolica difficile da esaltare in purezza. Vista la relativa bassa acidità e il poco alcol, ma anche la grande predisposizione delle sue bucce alla macerazione, si decide di optare per una ‘ricetta’ del Kakheti, regione georgiana dove le macerazioni sono più spinte, e di lasciare il Greco per 6 mesi su tutte le bucce, per poi torchiarle nuovamente al momento della svinatura e unire tutto in un’unica soluzione, cercando la dinamicità della beva nel sale e nei polifenoli. Naso esotico con richiami di uva, té, agrumi e spezie. Bocca dalla struttura polifenolica agile, quasi eterea, sapida, da deglutizione e beva abbondante più che da assaggio
Servizio
Si consiglia di servirlo ad una temperatura di 8/10°in calici tulipano. Vino quotidiano, ma se lasciato in cantina qualche anno può regalare grandi emozioni.
Abbinamenti
Perfetto con la cucina delicata di pesce, è ottimo insieme con il branzino al cartoccio.
Cantina: Menat
Nicola, dopo anni dedicati all’importazione di vini artigianali georgiani e alla selezione di caffè e altri prodotti in America Latina, si trasferisce in Messico, ed è qui dove Michele, amico di vecchia data, gli fa visita e gli propone di riorganizzare assieme la cantina e i vigneti del nonno di Michele, siti nel comune di San Nicola dell’Alto, nella parte ionica della Calabria. I due cominciano a lavorare per dare vita ad un vero e proprio ‘marani’ (cantina in stile georgiano) nel paese, e nasce così il progetto Menat, con la prima annata 2018. Ai due si aggiunge Gianni Lonetti, vignaiolo appassionato della zona, e con l’annata successiva Roldano Bitto, cuoco ed enologo. La concezione di vinificazione imparata in Georgia e la scelta di applicare una biodinamica seria grazie all’aiuto dell’agronomo Michele Lorenzetti sono alla base del progetto.Tre i vini prodotti fino ad ora tutti accumunati dalla leggerezza e dalla facilità di beva, punto di riferimento dei vini del gruppo, motivo per il quale optano per l’assenza totale di prodotti esogeni, solforosa inclusa.
Altri dettagli
Affinamento di 6 mesi sulle bucce nei classici Kvevri georgiani. Naso esotico con richiami di uva, té, agrumi e spezie. Bocca dalla struttura polifenolica agile, quasi eterea, sapida, da deglutizione e beva abbondante più che da assaggio.
Regione: Calabria.
Vitigno: 70% Greco, 30% Trebbiano e altri vitigni bianchi locali.
Gradazione alcolica: 11%
Affinamento: Kvevri georgiano per 9 cicli lunari sulle proprie bucce.
Contiene solfiti
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